La plastica: comoda, leggera, trasparente ma…

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Plastica classica, BPA-FREE o vetro?

Quanti di noi non hanno mai bevuto almeno una volta in un bicchiere di plastica? Quante volte ci siamo portati una “schiscetta” per un pic-nic o al lavoro? Quante volte abbiamo scaldato dei contenitori di plastica nel microonde?

Ma soprattutto: quante volte i nostri figli hanno bevuto in biberon di plastica, hanno messo in bocca giochi di plastica di dubbia provenienza? Quante volte abbiamo messo in lavastoviglie i loro piatti colorati di plastica anche se sulla confezione c’era scritto di non metterli?

Una di queste cose ognuno di noi l’ha fatta almeno una volta, ma sicuramente, se ci pensiamo bene, le volte in cui abbiamo usato oggetti di plastica non si possono contare perché sono davvero tante.

Eppure la plastica, così leggera, utile, trasparente, nasconde un grande pericolo: la resina di policarbinato (PC) di cui è composta, rilascia il bisfenolo A, comunemente chiamato BPA, una sostanza chimica xenobiotica con attività estrogenica.

Il BPA e l’interferenza endocrina

Cosa significa che il BPA ha attività estrogenica? Significa che è in grado di sostituirsi all’ormone nel legame con il suo recettore  causando di conseguenza interferenza endocrina.

A cosa può portare  questa interferenza endocrina?

Gli effetti possono essere diversi e possono essere più pericolosi soprattutto nelle fasi fetali e nell’infanzia. I bambini di oggi sono coloro più a rischio di esposizione a sostanze tossiche presenti sia negli alimenti ma, come vedremo, anche nei contenitori e nei giochi. Per questo motivo negli Stati Uniti la FDA (Food and Drug Amministration) non raccomanda l’utilizzo di PC nei giochi dei bambini e nei contenitori per alimenti destinati all’infanzia. Lo stesso in Canada, in Minesota e in alcuni paesi dell’UE.

 

Quali sono gli effetti del BPA sui mammiferi e quindi anche sull’uomo?

Un menarca anticipato (epidemia di questi ultimi decenni), diminuzione del numero degli spermatozoi, problemi di fertilità maschile e femminile, obesità, tumori, comportamento aggressivo, alterate capacità di apprendimento. Devono fare particolare attenzione soprattutto le donne in gravidanza perché la continua esposizione di bisfenolo A può avere sul feto gli effetti precedentemente descritti.

Per questo motivo è nata negli ultimi anni la così detta plastica BPA-FREE, cioè libera dal bisfenolo A.

Ma è davvero più sicura?

La Plastica degli ultimi anni: BPA FREE

E così in questi ultimi anni, per ovviare ai pericoli sopra citati, sempre più spesso vediamo in vendita contenitori BPA-FREE, che non rilasciano bisfenolo A.
Ma il fatto che non rilascino bisfenolo A significa che sono sicuri?
La questione è ancora controversa. Molti studi sono in corso perché sembra che questi nuovi contenitori in plastica rilascino comunque altri tipi di interferenti endocrini.

Il mio consiglio? Non riscaldare né mettere al microonde la plastica, utilizzare bottiglie di vetro anche per l’acqua, bere nei bicchieri di vetro, e abituare da subito anche i bambini a farlo rischiando che rompano qualche bicchiere di troppo. In questo modo però preserviamo la loro salute e il loro futuro.

Bibliografia

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Dott.ssa Chiara Rigon